GRAN ZEBRU’ VIA NORMALE
Via Normale al Gran Zebrù
Stupenda ed imponente piramide rocciosa caratterizzata da pendii di neve di 40-45°, salita nel 1864 da Francis Fox Tuckett con i fratelli Buxton e le guide Biener e Michel. Esiste però la possibilità, ancora oggi avvolta in un alone di leggenda, che la cima sia stata salita in solitaria dal seminarista bavarese Stephan Steiberger dieci anni prima di Tuckett.
DESCRIZIONE:
Dal rifugio Pizzini si lascia sulla destra il sentiero evidente che sale al Casati e, proseguendo dritti si segue il sentiero che si snoda in una morena glaciale che porta verso la base della piramide. Siamo giunti alla vedretta del Gran Zebrù ove ci si ferma per mettersi l’attrezzatura da ghiaccio (q. 3000 m). Si risale il ghiacciaio prima quasi in piano, poi con pendenza sempre maggiore, piegando verso destra per portarsi alla base di uno scivolo di neve. Siamo giunti alla base del Col di Bottiglia, il tratto più ripido di tutta la salita. Si percorre il primo ripido tratto di roccette (se non sono coperte da neve) già con i ramponi, poi si sale, procedendo in conserva, lungo il canalino di neve con pendenza di 50/55°, facendo molta attenzione a non scivolare e alle scariche di sassi. Giunti alla Spalla si sale, puntando ora verso sinistra, con pendenze di 40/45°, ponendo sempre attenzione a non scivolare. Si arriva quindi alla base di elementari roccette, che portano alla terminale cresta di neve, larga un paio di metri. La si percorre verso sinistra fino ad arrivare alla grande croce di vetta a 3851 m.
COSA COMPRENDE:
* Guida Alpina
* Assicurazione
* Trasporto
* Attrezzatura
* Foto
PARTECIPANTI:
MAX 4 PER GUIDA
COSA NON COMPRENDE:
*Rifugio *Impianti se previsti *
COSTI GUIDA:
Nel costo non sono compresi i costi del rifugio, vitto-alloggio, da suddividere nei partecipanti.